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IL LIBRO DEGLI EMBLEMI

di Andrea Alciato

Il progetto consiste in una rilettura dell’opera di Andrea Alciato, umanista milanese del XVI secolo. L’opera originale viene pubblicata nel 1531 con il titolo “Il libro degli emblemi”. Il successo fu tale che gli valse più ristampe. Il contenuto del libro consiste in un insieme di massime filosofiche, scritte in latino, che prendono il nome di emblemi. I temi sono tratti dal mondo classico e attingono alla mitologia, alla letteratura, alla filosofia, passando per Socrate, Platone ed Esopo. Ogni emblema era illustrato con una xilografia che ne riassumeva il senso. L’intenzione del progetto è quella di reinterpretare l’opera cinquecentesca in chiave contemporanea rielaborando l’apparato illustrativo. Il testo del libro è riportato in lingua originale, con a seguire la traduzione in italiano.

 

Ogni immagine è realizzata con la tecnica incisoria della xilografia a legno di filo, impiegando tavole in ciliegio. L’impiego di questa tecnica rende complessa la realizzazione delle immagini, ma è solo nei segni duri del legno che può riaffiorare quel sapore antico che solo la xilografia è in grado di
restituire. I soggetti delle immagini sono adattati ai nostri tempi in modo da creare un giocoso anacronistico contrasto tra l’antica tecnica e l’immaginario contemporaneo.

CONTA L'INTELLIGENZA NON LA BELLEZZA


Una volpe, entrata nella bottega di un corego,
trovò una testa umana finemente lavorata,
realizzata con arte tanto sottile che le mancava
solo il respiro, per il resto sembrava viva.
La prese tra le mani, e disse:
«Che bella testa, ma non ha cervello!»

23x14cm

DALLA GUERRA, LA PACE

Ecco l’elmo che il soldato intrepido aveva indossato,
così spesso cosparso del sangue nemico.
Rinata la pace, lo ha lasciato in uso alle api
come piccolo alveare, porta favi e dolce miele.
Le armi giacciano lontane: fare guerra sia un diritto
quando l’arte della pace non si possa godere altrimenti

13x14cm

RECIPROCO AIUTO

Un cieco porta sulle spalle uno storpio,
che ricambia con la vista il favore del compagno.
Così, di concerto, per ciò che manca a uno provvede
l’altro: uno presta gli occhi, l’altro i piedi.

13x28cm

CONTRO GLI ADULATORI

Sempre, a bocca aperta, il camaleonte inala ed esala
l’aria tenue di cui si nutre,
e muta aspetto, e assume colori vari,
fuorché il rosso e il bianco.
Così anche l’adulatore si nutre dell’aria popolare,
e a fauci spalancate divora ogni cosa,
e solo imita gli immondi costumi del principe,
ignorando il candido e il pudico.

13x14cm

OCCORRE GUARDARSI ANCHE DAI PIU' DEBOLI

no scarabeo muove guerra, e per primo provoca il nemico:
inferiore in forza, lo supera in astuzia.
Di nascosto, infatti, va a celarsi tra le piume di un’aquila,
sì da raggiungere il nido nemico per gli astri più alti.
Trafiggendo le uova, cancella la speranza di una prole futura,
e, vendicata così l’offesa subita, se ne va.

13x28cm

PRESO PER LA GOLA

Sovrano delle cibarie e roditore della mensa del padrone,
un sorcio vide le ostriche aperte con le grandi valve.
Accostandovi i teneri baffi morse le false ossa,
a quelle, toccate, richiusero d’un tratto il guscio.
Presolo, trattennero nel tetro carcere il ladro,
che da sé si era consegnato nell’oscura tomba.

13x14cm

CON GLI STUDI LETTERALI SI RAGGIUNGE L'IMMORTALITA'

Il trombettiere di Nettuno, un pesce nella parte inferiore,
ma il volto ci svela che è un dio marino:
è Tritone, racchiuso al centro di un cerchio di serpe,
che a morsi trattiene la coda conficcata in bocca.
La fama accompagna i magnanimi e le imprese
gloriose, e comanda che sian letti in tutto il mondo.

13x28cm

GIUSTO CASTIGO 

Mentre sta seduto sull’adito del tortuoso antro,
fra le tenere pecorelle, il ciclope tra sè canta così:
“Pascetevi voi delle erbe, io mangerò i compagni Achei,
e ultimo le mie viscere inogoieranno Nessuno”.
Questò udì l’Itachese, e ricambiò il ciclope accecandolo:
ecco come porta la pena che ne è la causa.

26x14cm

SUL SILENZIO

Il demente, quando tace, in nulla è diverso dai saggi,
sono la lingua e la voce a rivelare la sua stoltezza.
Perciò serri le labbra e col dito sancisca il silenzio,
e si trasformi in Arpocrate Fario.

13x14cm

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